sabato 21 marzo 2009

Giappone: partendo da Tokyo .... sulle vie della ceramica

Tradizione e modernità. Tokyo è talmente grande e diversa zona a zona che meriterebbe un viaggio a parte, come del resto Kyoto.

Per immergersi nella città consiglio di iniziare dalla zona di Asakusa con il Tempio Senso-ji un tempio buddhista costruito nel 645, con pagoda a 5 piani, dedicato alla dea Kannon, molto popolare tra gli abitanti della città.

Malgrado la zona sia frequentata da molti turisti si respira ancora l'atmosfera autentica nel Tempio e fuori, nella Nakamise dori, la stradina piena di negozietti con oggetti tradizionali a buon mercato, dove il profumo degli yakitori (spiedini di pollo) si mescola a quello dell'incenso...


Per un'approccio da museo invece si può iniziare dal Museo Nazionale di Tokyo, che dispone di una collezione ricchissima di arte giapponese, dai paraventi antichi alle armature dei samurai, alle cemamiche, le calligrafie, ei dipinti Ukiyo-e  con le scene di vita della città e dei paesaggi dell'interno del Giappone.

Tutt'intorno il parco di Ueno, un polmone verde che in primavera si tinge di rosa con la fioritura dei ciliegi, una festa nazionale, assolutamente da non perdere.


Tra le due zone la Kappabashi-dori, nota anche come Kappabashi, una quasi interamente popolata di negozi con fornitura e per la ristorazione:  da stoviglie prodotte in serie alle ceramiche più raffinate,  mobili per i ristoranti, forni, decorazioni, come il cibo di plastica (sampuru) che si trova fuori dai ristoranti giapponesi.
Nella zona di Shinjuku si ha un'idea del Giappone moderno con i grattacieli, le luci al neon e le insegne lampeggianti (si apprezzano meglio soprattutto la sera).


Nei magazzini Isetan la vita di tutti i giorni: dal piano seminterrato, con il reparto alimentari, fino all'ultimo piano con oggetti per la casa e artigianato di qualità (ceramiche, lacche, teiere, ecc.).
Omotesando, invece è la via dove alcuni degli architetti più importanti al mondo hanno dato sfoggio della loro arte nel costruire edifici in acciaio, cristallo e legno.
Per chi avesse nostalgia del caffè, percorrendo la via principale fino in fondo, troverete l'italianissimo  bar "Lavazza".



La ceramica è dovunque, dalle gallerie più famose come la la Kuroda Toen a Shibuya alla Bizen Gallery di Aoyama, alla Kandori Gallery nel New Otani Hotel (con annesso Museo della ceramica con una collezione incredibile di pezzi - in foto), ai grandi magazzini Isetan e Wako, che all'ultimo piano hanno oggetti di qualità e ospitano sistematicamente mostre di artisti conosciuti.




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Cibo  e ceramica, due arti che si valorizzano e si esaltano a vicenda...
Per apprezzare e godere realmente della ceramica non c'è cosa migliore da fare che andare in un buon ristorante e aspettare le diverse portate servite ognuna in un piatto diverso, come abbiamo fatto noi andando a mangiare da  "Nakajima"- zona Shinjuku - con uno chef di esperienza internazionale  che prepara, dietro il bancone a vista, i piatti tipici della cucina giapponese con un'arte unica (anche se adora la cucina italiana - qualche anno fa fece una dimostrazione presso il Gambero Rosso, ... chiedete e vi racconterà).

Ovviamente il massimo è avere nella propria collezione, da utilizzare magari in occasioni speciali, qualche pezzo di ceramica come questo di un maestro, amico, ceramista di Tokyo.

collezione privata del Mestro Ceramista


Ma questo è solo l'inizio ...
Presto le Guide di Viaggio nei Luoghi della Ceramica con visita ai laboratori di grandi maestri giapponesi.
Lasciate un contatto e sarete avvisati quando disponibili o delle prossime proiezioni delvideo Inside Japanese Ceramic, presentato in anteprima al festival Keramikos di Bracciano nel 2010.

Arigato.

Foto MLA, riproduzione riservata.




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